La misura dell’isolamento dei cavi elettrici è un controllo fondamentale per garantire sicurezza, efficienza e conformità normativa di un impianto.
Una corretta verifica dell’isolamento permette di individuare in anticipo eventuali deterioramenti del materiale isolante, prevenendo guasti, dispersioni e rischi di folgorazione.
In questa guida vedremo cos’è la resistenza di isolamento, perché è importante verificarla, quali strumenti usare e come eseguire la misura passo per passo secondo le normative vigenti.
La resistenza di isolamento è il parametro che indica quanto il materiale isolante di un cavo si oppone al passaggio della corrente elettrica. In pratica, misura la tenuta elettrica dell’isolamento tra i conduttori e tra conduttore e massa.
Un valore di resistenza elevato (espresso in MΩ) significa che l’isolamento è efficace e che le perdite di corrente sono minime.
Un valore basso, invece, può indicare umidità, microfessure, invecchiamento del materiale o errori di installazione.
Per approfondire il tema dei materiali e delle temperature di isolamento, puoi leggere anche l’articolo su come isolare i cavi elettrici dal calore.
La verifica dell’isolamento dei cavi elettrici è indispensabile per diversi motivi:
Una buona resistenza di isolamento protegge l’impianto da sovratensioni, umidità e invecchiamento dei materiali.
Quando la resistenza di isolamento scende sotto i valori minimi, si possono verificare:
In ambito industriale, questo può causare fermi impianto e danni economici significativi.
Le principali normative di riferimento per la misura dell’isolamento sono:
Queste norme stabiliscono le modalità di prova, le tensioni di misura da applicare e i valori minimi accettabili per la resistenza di isolamento, che variano in base alla tensione nominale e alla tipologia dell’impianto.
Per la verifica si utilizza il megohmetro, o tester di isolamento, uno strumento che applica una tensione continua elevata (di solito tra 250 e 1000 V) e misura la corrente di dispersione che attraversa l’isolante.
Da questa misura si calcola automaticamente la resistenza di isolamento (in megaohm).
Oggi esistono strumenti digitali che permettono:
Ecco la procedura standard per eseguire correttamente la misura:
Un impianto in buono stato deve avere almeno 1 MΩ di resistenza per circuiti fino a 500 V, ma per impianti industriali o ambienti umidi il valore richiesto può essere molto più alto.
La misura della resistenza di isolamento può essere alterata da diversi fattori, tra cui:
L’isolamento è la barriera fisica che impedisce alla corrente di fuoriuscire, mentre la resistenza di isolamento è il valore elettrico che ne misura l’efficacia.
Per impianti domestici si usa solitamente 500 V DC, mentre per impianti industriali si arriva fino a 1000 V DC o più, in base alla potenza nominale dei circuiti.
Sì, eseguire verifiche periodiche aiuta a monitorare lo stato dell’isolante, individuare guasti nascosti e prevenire l’invecchiamento precoce dei materiali.
Bisogna interrompere l’alimentazione, individuare il tratto difettoso e sostituire i cavi danneggiati. In caso di umidità, può essere sufficiente asciugare e ripetere la misura.